
Raccontiamo il dietro le quinte, tutte le attività che MIDJ sta seguendo e che meritano di essere raccontate.
#licei
MIDJ ha analizzato l’utilizzo dei fondi stanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’ampliamento dell’offerta formativa nei licei musicali. Ha inviato, congiuntamente a IJVAS Associazione Il Jazz va a Scuola, una lettera agli Istituti Scolastici Regionali in cui si richiede la nomina di un esperto di didattica jazzistica all’interno della commissione giudicante i progetti presentati dai singoli istituti. Rilevato quanto i fondi pubblici siano malamente utilizzati e, rilevata la discriminazione operata verso il Jazz, pop e musica tradizionale all’interno del percorso formativo della scuola pubblico, stiamo elaborando una azione da condividere con l’intera federazione affinché si dia fine a questa differenza di trattamento e spreco di risorse.
#siae
Midj con le associazioni della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano ha incontrato i vertici SIAE a Roma, e in particolare il Direttore Generale Matteo Fedeli. Durante l’incontro la nostra associazione ha portato all’attenzione alcuni temi: il riconoscimento della figura dell’improvvisatore come compositore estemporaneo con una premialità che venga riconosciuta nel borderò, la necessità di una più ampia informazione per i musicisti sulle rendicontazioni analitiche e la necessità di fare un percorso di formazione perchè il musicista autore veda riconosciuti i propri diritti; il finanziamento di AIR che deve essere sostenuto per il suo valore culturale e artistico; l’incentivazione ad agevolare la programmazione di concerti per i piccoli locali attraverso promozioni oppure borderò forfettari in una logica di semplificazione necessaria.
#fiscalità
Midj in vista del webinar dedicato al tema della fiscalità – che si terrà a gennaio – ha incontrato professionisti del settore per avere un quadro il più completo possibile circa le tipologie di fiscalità.
Argomenti di studio principali sono stati:
1- quali siano le tipologie fiscali più convenienti per i musicisti e di quali siano le più ben accette dai festival e dai club;
2-quali forniscano prestazioni previdenziali attendibili nel breve e nel lungo periodo;
3- quali sono i costi medi di un professionista che segue una partita IVA e quali quelli di una cooperativa;
4-perchè in certi bandi non sia rendicontabile una fattura da cooperativa;
5-come poter assimilare la prestazione didattica (pubblico e privato) a quella concertistica ai fini Ex-Enpals;
6- come si configurano correttamente gli abbassamenti di imponibile soggetto a ritenute previdenziali attraverso il diritto di immagine, arrangiamenti e trascrizione, noleggio strumenti.
Argomenti di studio principali sono stati:
1- quali siano le tipologie fiscali più convenienti per i musicisti e di quali siano le più ben accette dai festival e dai club;
2-quali forniscano prestazioni previdenziali attendibili nel breve e nel lungo periodo;
3- quali sono i costi medi di un professionista che segue una partita IVA e quali quelli di una cooperativa;
4-perchè in certi bandi non sia rendicontabile una fattura da cooperativa;
5-come poter assimilare la prestazione didattica (pubblico e privato) a quella concertistica ai fini Ex-Enpals;
6- come si configurano correttamente gli abbassamenti di imponibile soggetto a ritenute previdenziali attraverso il diritto di immagine, arrangiamenti e trascrizione, noleggio strumenti.
#vjme
VJME Voice for Jazz Musicians in Europe nasce da un’idea di Fleurine Verloop (cantante e presidente di bimpro.nl) che, a partire dal 2021, invita diversi presidenti e membri del direttivo di associazioni di musicisti jazz in Europa, tra cui MIDJ, ad incontrarsi via zoom per condividere informazioni e confrontarsi, in particolar modo su temi quali il riconoscimento della professione da parte delle istituzioni politiche.
La prima iniziativa del gruppo di lavoro ha avuto infatti come obiettivo la realizzazione di uno studio volto ad evidenziare le conseguenze della pandemia sul lavoro dei jazzisti europei, tramite un questionario il cui risultato è stato presentato sia al Jazzahead! 2021 sia al JAZZ I AM Barcelona.
La prima iniziativa del gruppo di lavoro ha avuto infatti come obiettivo la realizzazione di uno studio volto ad evidenziare le conseguenze della pandemia sul lavoro dei jazzisti europei, tramite un questionario il cui risultato è stato presentato sia al Jazzahead! 2021 sia al JAZZ I AM Barcelona.
Dopo più di un anno di incontri virtuali, il mese scorso il gruppo di lavoro si è poi incontrato a Monaco in occasione del Jazznow festival, e proprio in questi giorni si sta procedendo alla costituzione di una vera e propria associazione, nella quale l’Italia – rappresentata da MIDJ – si è resa disponibile a far parte del consiglio direttivo. Maggiori informazioni verranno comunicate e ufficializzate al prossimo Jazzahead! 2023. La missione di VJME è quella di aumentare la consapevolezza e le opportunità per i musicisti jazz in tutta Europa attraverso la condivisione di risorse e di dati, il networking, la advocacy e l’ideazione di progetti internazionali. I rappresentanti di VJME si riuniscono via Zoom ogni primo lunedì del mese. Durante la riunione di lunedì 5 dicembre, tra i punti dell’ordine del giorno, c’è stato l’incontro con la batterista Cecilia Sanchietti, che con la sua associazione Jazzmine Network nell’estate 2020 aveva lanciato il questionario “Contiamoci” (appoggiato da MIDJ): un’azione volta a dare una maggiore consapevolezza dello stato delle cose in materia di gender equity in Italia. I risultati del sondaggio sono stati discussi in un panel tenuto da VJME lo scorso 3 novembre al Jazznow di Monaco, mentre l’incontro del 5 dicembre ha reso possibile un ulteriore confronto sul tema.